Scenari
A podcast by OnePodcast - Tuesdays
67 Episodes
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Episodio 26: Eventi nel futuro
Published: 15/04/2024 -
Episodio 25: Creatività Artificiale - parte 2
Published: 8/04/2024 -
Episodio 24: Creatività Artificiale
Published: 1/04/2024 -
Episodio 23: SXSW - Creatività e tecnologia
Published: 26/03/2024 -
Episodio 22: Macchine empatiche
Published: 19/03/2024 -
Episodio 21: Punti di vista digitali
Published: 12/03/2024 -
Episodio 20: Il futuro del costruire
Published: 5/03/2024 -
Episodio 19: Supermercati senza frontiere
Published: 27/02/2024 -
Episodio 18: I robot sognano pecore elettriche?
Published: 20/02/2024 -
Episodio 17: Futuro a quattro zampe
Published: 13/02/2024 -
Episodio 16: CES Las Vegas: la grande abbuffata di tecnologia
Published: 6/02/2024 -
Episodio 15: Un futuro spaziale
Published: 29/01/2024 -
Episodio 14: Wearable AI: l’intelligenza artificiale da indossare
Published: 23/01/2024 -
Episodio 13: La frontiera dell’Agetech e la ricerca dell’immortalità
Published: 15/01/2024 -
Episodio 12: Rivoluzione antispreco
Published: 8/01/2024 -
Episodio 11: Il futuro in decollo verticale con Mundys
Published: 18/12/2023 -
Episodio 10: Genitori nel mondo della babytech
Published: 12/12/2023 -
Episodio 9: Sleep Tech: dormire sonni produttivi
Published: 5/12/2023 -
Episodio 8: C’è una AI per tutto
Published: 27/11/2023 -
Episodio 7: Strategia italiana per la transizione energetica
Published: 21/11/2023
"Scenari - incontri ravvicinati con i futuri possibili" è una produzione One Podcast che immagina le possibili implicazioni delle nuove tecnologie, proiettandoci nel futuro cercando di capire il presente che avanza veloce. Alberto Mattiello, business futurist, parte da sé e dal proprio vissuto per descrivere scenari, protagonisti, regole del gioco e imprevisti di ciò che è già realtà e ci circonda, raccontando il futuro che ci attende. Un podcast per pensare fuori dagli schemi e offrire prospettive stimolanti, dando nuovi strumenti per leggere lo sviluppo tecnologico e non sentirci sopraffatti, ma attori protagonisti.Perché in fondo, a guidare il progresso, siamo noi.