4 Ottobre: San Francesco d'Assisi (Biografia dialogata)
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San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia (4 ottobre)«Viveva ad Assisi.. un uomo di nome Francesco. Dai genitori ricevette fin dalla infanzia una cattiva educazione, ispirata alle vanità del mondo. Imitando i loro esempi egli stesso divenne ancor più leggero e vanitoso.. Sciupò miseramente il tempo, dall’infanzia fin quasi al suo venticinquesimo anno..». Con queste parole il biografo Tommaso da Celano ce lo dipinge prima della conversione. Se non conoscessimo il resto di questa storia straordinaria, stenteremmo a credere ciò che il Signore ha potuto operare in Francesco..Già, stenteremmo a crederlo, se ad intervenire non fosse stato “Colui che tutto può”.. «La mano del Signore – prosegue infatti il celanese – si posò su di lui e la destra dell’Altissimo lo trasformò, perché, per suo mezzo, i peccatori ritrovassero la speranza di rivivere alla grazia, e restasse per tutti un esempio di conversione a Dio.. Colpito da una lunga malattia, come è necessario per la caparbietà umana, che non si corregge se non col castigo, egli cominciò effettivamente a cambiare il suo mondo interiore.. Un giorno.. cominciò a far nessun conto di sé e a disprezzare ciò che prima aveva ammirato e amato». Quindi dobbiamo ritenere che il più celebre e forse amato fra i santi è tale solo per intervento divino?In parte, dato che questa incredibile trasformazione del cuore il Signore l’ha potuta operare poiché ha trovato una certa disponibilità e collaborazione, anche se in un primo momento sembrava incredibile a realizzarsi. Una conversione che non ne stravolse il carattere e il desiderio, ma che poté aver luogo attraverso quei doni che già Francesco possedeva, ma che mal utilizzava. Dopo la malattia decise infatti di arruolarsi con le truppe di Gualtieri di Brienne, capo delle milizie di Innocenzo III. Il suo desiderio di combattere per qualcosa di grande era irrefrenabile, ma ignorava ancora il compito che il Signore intendeva affidargli. Quando e come lo scoprì? Francesco iniziò a pregare di nascosto in una grotta, alla periferia di Assisi, teatro della sua lotta interiore e di quel turbamento che non gli dava pace. Finché un giorno – è sempre Tommaso a dircelo – «gli fu rivelato dal Signore come doveva comportarsi», e da quel momento il “poverello” iniziò ad emanare una gioia contagiosa, incontenibile, al punto che gli amici pensavano avesse deciso di sposarsi. Un giorno poi si imbatté in una chiesetta in rovina, dedicata a San Damiano. Entrato, vi trovò un povero sacerdote e gli donò il ricavato dei suoi beni, appena venduti, ma questi, stupito, lo rifiutò, conoscendo bene quel giovane e la sua reputazione, temendo quindi si trattasse di uno dei suoi tanti scherzi. In quella chiesetta trascorse parecchi giorni.. I suoi genitori e quanti lo conoscevano come reagirono al suo incomprensibile cambiamento?«Tutti quelli che lo conoscevano.. (paragonando la sua vita attuale a quella passata) cominciarono ad insultarlo, a chiamarlo mentecatto, a lanciargli pietre e fango». Il padre, Pietro Bernardone, lo tenne prigioniero in uno sgabuzzino cercando di farlo rinsavire, ma appena dovette assentarsi per lavoro, la madre Pica lo liberò, capendo che nulla avrebbe ormai fermato il figlio dal suo nuovo “ideale”. Tornato dal viaggio, Pietro lo condusse dal vescovo di Assisi affinché rinunciasse pubblicamente a tutto quanto ancora possedeva. Francesco aderì alla richiesta e, tra lo sgomento e lo stupore dei tanti accorsi all’incredibile evento, si tolse le vesti e le gettò tra le braccia del padre, restando totalmente nudo di fronte a tutti. Il vescovo, colpito dal gesto, capì immediatamente di trovarsi al cospetto di un atto ispirato da Dio, alzò le braccia e coprì Francesco col suo stesso mantello. Deve essere stata una scena davvero incredibile, come incredibile fu il resto della sua pur breve vita. Infatti, quarantaquattro anni di cui più della metà furono trascorsi a servire i piaceri di questo mondo, mentre i restanti venti segnarono per sempre la storia del C...