20 Settembre: Santi Andrea Kim e Paolo Chong e compagni (Biografia dialogata)

Pregaudio - A podcast by Preghiere del giorno

Santi Andrea Kim Taegon, prete, e Paolo Chong Hasang e compagni martiri coreani (20 settembre) Il 6 maggio 1984, in occasione del suo viaggio pastorale a Seul, San Giovanni Paolo II iscrive 103 martiri coreani nel calendario dei santi. È la prima canonizzazione dei tempi moderni fuori Roma! La loro memoria liturgica è fissata al 20 settembre perché alcuni subirono il martirio proprio in questo giorno, altri invece in quello seguente. Gli albori di questa fioritura si ebbero con la figura del coreano Yi Byok, che creò un centro di ricerca culturale d’ispirazione cristiana. Quando il padre minacciò di suicidarsi, se il figlio non avesse abbandonato la sua pratica, Yi Biok confessò la propria fede digiunando, pregando incessantemente giorno e notte, senza cambiarsi d’abito e stando a terra senza mai muoversi. Dopo quindici giorni, all’età di 31 anni, morì santamente: era il 1785. Dieci anni dopo giunse da Pechino il primo prete in terra coreana.  Chi furono i martiri che ne seguirono le tracce?Il Breviario ci introduce così a questa memoria: «Per l’apostolato di alcuni laici la fede cristiana entrò in Corea agli inizi del secolo XVII. Pur senza la presenza di pastori, si formò una forte e fervorosa comunità, guidata e coltivata quasi unicamente da laici fino all’anno 1836, quando i primi missionari provenienti dalla Francia si introdussero segretamente nella regione. Da questa comunità – nelle persecuzioni degli anni 1839, 1846, 1866 e 1867 – sorsero 103 martiri, fra cui si segnalano il primo prete coreano, Andrea Kim Taegon, ardente pastore di anime, e l’insigne apostolo laico Paolo Chong Hasang. Tutti gli altri, in gran parte laici – uomini e donne, sposati e non, vecchi, giovani e bambini – associati nel martirio, sigillarono con il sangue la meravigliosa primavera della Chiesa coreana». Oggi la Corea è l’unico paese asiatico, insieme alle Filippine, in cui il cattolicesimo è religione di popolo. Va sottolineato che la prima diocesi, quella di Cho-Seon, sorse solo nel 1831, ricca di quasi 50.000 laici ma ancora priva sia di vescovo che di preti! Una Chiesa nata come si suol dire “dal basso”..Proprio così. Una Chiesa che ci riporta ai primi secoli, in cui il cristianesimo non era ancora né strutturato né gerarchizzato. Una situazione che deve far riflettere proprio noi, oggi, occupati troppo spesso a lamentarci della mancanza di preti e, di conseguenza, a far continue veglie di preghiera affinché il Padre mandi operai nella sua messe. Ma in tali preghiere “per le vocazioni” la nostra preoccupazione va quasi esclusivamente ai presbiteri, come se tutte le altre vocazioni fossero di serie “B”!? Sappiamo bene che la famiglia è il grembo determinante per qualsiasi vocazione, anche presbiterale, per cui pregare affinché il Signore ci mandi sposi santi sarebbe già un passo avanti.. La Chiesa gerarchica dovrebbe insomma valorizzare ulteriormente i laici..Il Martirologio, il grande libro che raccoglie tutti i santi della Chiesa Cattolica, è pieno di papi, vescovi, preti, religiosi e religiose, ma povero di laici. Forse è arrivato il momento storico in cui arricchire le sue pagine di persone “normali”, che scelgono cioè di seguire anzitutto la loro vocazione all’amore, senza per questo abbracciare necessariamente la via della consacrazione. L’esempio dei martiri coreani ci sprona in questo.  La parola “laico” viene però utilizzata con accezioni diverse, cosa indica concretamente?Derivata dal greco laicòs, da laòs, “popolo”, il laico è prima di tutto quel fedele che ha ricevuto “solo” (?!?) il battesimo, e che, forte di questo dono, edifica il regno di Dio vivendo nel secolo, cioè nel mondo quotidiano, mettendo a frutto i carismi che il Signore gli ha dato. In secondo luogo il termine indica chi non ha ricevuto il sacramento dell’Ordine – proprio di vescovi, preti e diaconi –, per cui laici possono essere definiti anche un frate o un monaco che non siano preti. In senso più ampio indica infine l’estraneità alla Chiesa, per cui laico è ...

Visit the podcast's native language site